Sarubbi (CI) replica ad Alvino: “Ha le idee confuse”

Giovanni Sarubbi“Leggo su il Corriere di Avellino di oggi una dichiarazione di Gaetano Alvino, ex segretario provinciale di Idv, che attacca Rivoluzione Civile. Ricordo ad Alvino che lui ha iniziato la campagna elettorale per Rivoluzione Civile insieme a me salvo poi, dopo pochi giorni, fare dichiarazioni contro Rivoluzione Civile perché,  a suo dire, non c’era nessun irpino ‘in posizione eleggibile’. ” E’ quanto scrive in una nota, Giovanni Sarubbi, segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani.
“Verso la fine della campagna elettorale – prosegue – lo abbiamo poi ritrovato al tavolo di presidenza quando è giunto in Irpinia il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che è stato uno dei promotori e dei sostenitori attivi di Rivoluzione Civile. Ora Alvino dice che Rivoluzione Civile è un progetto nato morto. Quanto meno ha le idee molto confuse ma, visto il suo comportamento, la verità è che lui a questo progetto non ci ha mai creduto. Domando ad Alvino: “se fosse stato messo lui al primo posto in lista tutto sarebbe stato a posto? Un progetto è buono se si è in posizione eleggibile e non è buono se si è all’ultimo posto?”.
“Ripeto quello che scrissi un mese fa in risposta ai suoi primi attacchi a Rivoluzione Civile: a noi dei poltronisti, di coloro che ambiscono ai posti “eleggibili”, e alle relative prebende, non interessa nulla e non vogliamo averci nulla a che fare. Per noi – rimarca – la politica è innanzitutto servizio al bene comune, significa “concorrere insieme ad altri cittadini alla formazione della politica nazionale”,  come prescrive la nostra Costituzione. Rifiutiamo le ambizioni smodate o i protagonismi di chi ritiene di essere l’ombelico del mondo e non sa costruire comunità e non sa intessere relazioni per dare un contributo positivo ad una società che è, come dimostrano i risultati elettorali, largamente malata.”
“Decine di persone in questa provincia – dice l’esponente dei Comunisti italiani – si sono impegnate a sostegno della Rivoluzione civile anche non essendo candidati, mettendoci la faccia, il proprio tempo e la propria passione, essendo iscritti a partiti o senza alcuna tessera di partito. I candidati irpini, in particolare le tre donne, si sono impegnati al massimo pur sapendo che non sarebbero state elette, stabilendo rapporti e relazioni importanti per il prosieguo della nostra attività in provincia. A loro va tutto il nostro plauso ed il nostro ringraziamento.”
“La Rivoluzione civile continua, sia chiaro ad Alvino e a quanti oggi (ma anche ieri a dire il vero) sputano su un progetto a cui non hanno mai dato alcun contributo positivo. Non sappiamo che farcene di chi ha una concezione della politica lontana mille miglia dalla spirito e dalla lettera della nostra Costituzione, nata dalla resistenza al nazifascismo. Quello spirito noi vogliamo riportare fra la gente. Siamo e continueremo ad essere “Partigiani della Costituzione”, conclude Sarubbi.