Zungoli, turisti stranieri per la ‘scuola di cucina mediterranea’

ZUNGOLIPotrebbero arrivare gli americani. E i finlandesi, gli inglesi, i russi. Un piccolo borgo della provincia irpina, inserito tra le mete preferite dai turisti europei ed extraeuropei. A Zungoli tutto questo potrebbe diventare realtà grazie ad un progetto predisposto dall’amministrazione comunale, in risposta ad un bando regionale. In attesa di finanziamento, l’iniziativa rientra tra le opportunità riservate ai piccoli paesi con meno di duemila abitanti dalla misura 322 – fondi Fesr. Nelle casse comunali potrebbero arrivare fino a tre milioni di euro per la riqualificazione del borgo e del centro storico, con una partecipazione dei privati pari al 20%. Punto di forza del progetto, il castello cittadino di proprietà della famiglia Susanna- Lucifero. E proprio sul castello si sarebbero concentrate le mire turistiche degli operatori del settore. Sono in corso contatti con tour operator attivi sulla Costiera Amalfitana e con l’intenzione di veicolare i flussi turistici in arrivo in Campania, oltre che nei  luoghi più tradizionali e costieri, verso l’entroterra irpino. Il castello di Zungoli diventerebbe la location di una ‘scuola della cucina mediterranea’, un luogo della tradizione dove poter illustrare ai turisti stranieri i segreti della dieta mediterranea, i suoi profumi e i suoi sapori. Insegnanti di eccezione, i cittadini di Zungoli e in modo particolare gli anziani del posto, che svelerebbero i segreti della cucina tradizionale irpina attraverso la preparazione di antiche ricette. I proprietari del castello potrebbero a breve stilare una bozza di convenzione con i tour operator campani che hanno presentato la manifestazione di interesse. Una prospettiva di sviluppo turistico fondamentale per il piccolo centro, rinsaldata grazie alla partecipazione del comune di Zungoli alla recente ‘Borsa internazionale del turismo’ di Milano. Il castello,  recentemente oggetto di interventi di restauro, inoltre, sarebbe candidato ad ospitare   grandi eventi culturali e congressi. I fondi regionali garantirebbero anche un restayling del centro storico: opere pubbliche, rifacimento di strade e delle facciate degli edifici, sistemazione della piazza e della chiesa del convento. I privati poi sarebbero pronti ad investire per la realizzazione di nuove attività commerciali, professionali e artigianali. (Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia)