Maiolica arianese,Russo lancia la biennale della ceramica

Luigi RussoIl pallino della ceramica, una lunga tradizione artigianale alle spalle e un progetto ambizioso da voler realizzare. Ma mancano i fondi o la volontà amministrativa. Questo, Luigi Russo, noto ceramista di Ariano Irpino, non lo ha ancora capito. Armato di pazienza e sorretto da grande professionalità e competenza, Russo, titolare di una bottega nel centro città, ormai da sette anni, propone al comune di Ariano un’originale iniziativa di turismo culturale, quella di una ‘biennale della ceramica d’arte internazionale’. Iniziativa fino a questo momento mai presa in considerazione. “La ceramica arianese sta vivendo un momento difficile, molti laboratori rischiano la chiusura. A mio avviso, ad eccezione di alcune esposizioni nei musei, in determinati periodi dell’anno, l’amministrazione comunale non sta facendo molto per promuovere uno dei cavalli di battaglia della città. Si parla spesso della Scuola di arti e mestieri con un indirizzo specifico per la ceramica, tuttavia, penso si debba predisporre un’iniziativa che duri nel tempo, non soltanto alcuni mesi, con una prospettiva futura. Ariano, che dal 2001 è membro dell’Aicc, l’associazione italiana città della ceramica, con sede a Faenza e che vede in rete 36 città, ha le carte in regola per imporsi a livello nazionale ed internazionale nel settore della ceramica. Non dimentichiamo che  il Tricolle vanta un’antica tradizione e che nel quartiere dei ‘Tranesi’ c’è la presenza delle  fornaci, segno di una tipicità fortemente radicata nella storia arianese. Il ministero per le attività produttive, inoltre, nel 2004, ha riconosciuto alla maiolica arianese il marchio Doc. La biennale della ceramica d’arte internazionale potrebbe avere la denominazione di ‘primo premio città di Ariano Irpino- concorso internazionale ‘Peppino Russo’. Vorrei legare questo concorso alla memoria di mio padre, pittore e ceramista, che mi ha trasmesso l’amore per l’arte”, così Russo. Quali i contenuti di questo progetto rimasto per tanti anni in un cassetto? La biennale dovrebbe proporre diverse attività ed eventi e dovrebbe essere presentata nel mese di agosto, durante l’estate arianese.  Si partirebbe con un convegno sul tema della ceramica ‘come marca identitaria e distintiva di una comunità e del suo territorio e come risorsa economica e di sviluppo’. Il dibattito sarebbe l’occasione per interrogarsi sul ritardo della messa in uso del marchio Doc nell’ambito della produzione locale. A seguire, l’allestimento di una mostra nelle sale del museo civico della ceramica; in contemporanea, la presentazione di una ‘sezione giovani’, predisposta nella chiesa di Sant’Andrea, per dare visibilità ai futuri talenti. La manifestazione dovrebbe essere, poi, arricchita con le dimostrazioni pratiche al tornio di maestri ceramisti italiani e internazionali. Le lavorazioni sarebbero sempre rispettose della tradizione ma comunque proiettate nel futuro, realizzate con forme più moderne. Gli artigiani potrebbero cimentarsi anche con la tecnica ‘raku’, che crea effetti stupendi, grazie all’utilizzo di alte temperature, di smalti particolari e materiali moderni. L’evento, oltre alla connotazione prettamente culturale, avrebbe, poi, anche le caratteristiche di una festa di paese, con esposizioni artigianali nel centro storico, stand gastronomici, esibizioni teatrali, musica jazz. Il progetto si rivolge ad un’ampia gamma di possibili fruitori: esperti d’arte e artigiani ceramisti, appassionati e conoscitori, turisti italiani del centro-Sud e della ‘terza età’.( Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia)