Ariano. Questione cimitero, Maraia: “Pratola smentisca le cifre di questo affare”

Giovanni MaraiaRiflettori ancora puntati sulla questione cimitero ad Ariano Irpino. Una nota di Giovanni Maraia di Ariano in movimento torna a pungolare l’amministrazione Mainiero sull’argomento. Il primo cittadino, dopo le polemiche dei giorni scorsi,  che hanno tenuto banco per tutta la settimana con un aspro botta e risposta tra maggioranza e minoranza, ha promesso di convocare in breve tempo una conferenza stampa rivolta alla cittadinanza per illustrare pubblicamente il progetto di ampliamento del cimitero portato avanti dall’amministrazione e mettere al bando gli  equivoci sulla legittimità della procedura utilizzata. Intanto, Maraia, ancora una volta nel ruolo di fustigatore, cerca di non far cadere la questione nel dimenticatoio e chiede al primo cittadino, con un documento diffuso a mezzo stampa, la pubblicazione sul sito web del comune di Ariano di tutti gli atti riguardanti il primo e il secondo progetto, definito migliorativo, di ampliamento del cimitero comunale. “Tale pubblicazione permetterà a tutti di valutare la positività o meno dei progetti nonché la scelta politica di privatizzare il cimitero”, così Giovanni Maraia, che continua: “Il costo di un loculo per chi lo realizza è di circa 350 euro, il costo del terreno da espropriare per attuare l’ampliamento del cimitero di Ariano è di circa 6 euro a metro quadro. I cittadini di Ariano se sarà realizzato l’ampliamento del cimitero pagheranno i loculi 1850 euro e 2150 euro. Pagheranno, inoltre, le aree per le cappelle gentilizie 600 euro al metro quadro. L’impresa guadagnerà soltanto con la vendita dei terreni un milione e duecentomila euro. Investirà circa 4milioni e ricaverà ben 8 milioni. Un profitto di tale entità sui defunti come si chiama? Attendiamo che l’assessore Pratola smentisca le cifre di questo enorme affare”. Ma cosa è successo nei giorni scorsi? Lo scorso 13 febbraio, in concomitanza con il consiglio comunale, i consiglieri di minoranza, Antonio Ninfadoro e Gaetano Bevere del Pd e Giovanni La Vita del Psi, supportati da Giovanni Maraia di Ariano in movimento, da Pasquale Moscatelli, segretario cittadino del Psi e da Aldo Perna di Sel, avevano convocato una conferenza stampa per parlare del progetto di ampliamento del cimitero, argomento già previsto tra i punti all’ordine del giorno in consiglio comunale, e dopo la conferenza dei gruppi di opposizione ritirato dall’elenco delle questioni da affrontare e rimandato, per la discussione, ad un pubblico dibattito.  L’amministrazione avrebbe portato avanti un bando di gara per un project financing. Secondo l’opposizione, in questo modo, non ci sarebbero vantaggi per la pubblica amministrazione e per i cittadini ma soltanto per l’impresa. Sotto accusa, inoltre, la scelta del sindaco di affidare la delega al cimitero ad un assessore invece di tenere per sé una materia tanto delicata e che si presta ad abusi. “La questione del cimitero è emersa in tutta la sua gravità, si tratta di un malaffare che trova la sponsorizzazione di alcuni componenti della giunta Mainiero. Ci risulta che tre assessori si sono allontanati dall’aula per non votare questo progetto che rappresenta un danno per la collettività e per la pubblica amministrazione prima di tutto.  La soluzione migliorativa del progetto non rispetta il principio di concorrenza tra le imprese che partecipano ad un bando di gara, qui questo principio è calpestato e la pubblica amministrazione esposta ad un danno potenziale enorme visto che parliamo di 8 milioni di euro di appalto atipico, così come è stato definito, ed è previsto pure che allo scadere dei 15 anni, il comune dovrà acquistare i loculi invenduti e dunque l’impresa è messa al riparo da ogni rischio. Il progetto preliminare prevedeva un certo numero di loculi e nel definitivo si registra un incremento; in pratica si mette in mano all’impresa un affare ulteriore che non è consentito in alcun modo nella cornice legislativa che disciplina la materia”, così Giovanni La Vita, capogruppo Psi in consiglio.

Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano – edizione Irpinia