Dall’Irpinia un pullman carico di “società civile” ha sottolineato con grandi applausi gli interventi di tutti i candidati intervenuti, nessun parlamentare uscente: artigiani, insegnanti, imprenditori, scrittori; è il caso del romanziere Mario Nesi che a nome di tutti ha voluto ringraziare Mario Monti: “Non ci si può lamentare per le cicatrici sul petto dopo un intervento a cuore aperto, grazie Presidente per aver salvato l’Italia”. Annalisa Minetti, più di ogni altro ha saputo incoraggiare la platea con la sua storia personale, fatta di successi ed affermazioni al di là della disabilità: “Seguitemi, so come si realizzano i sogni e la speranza”. Sia Montezemolo che Riccardi hanno quindi espresso per il “Sud operoso” apprezzamenti e sostegno, un modello di sviluppo concreto, la via per aggredire e vincere la sfida della globalizzazione. “Non posso dire come si costruisce un sogno – ha concluso Monti nel suo intervento – posso dire come si evita un incubo. Insieme a voi costruiremo il futuro di questo Paese”.

Per D’Agostino responsabilità ed entusiasmo si fondono: “In questi giorni di campagna elettorale ho avvertito costantemente il peso della responsabilità; dopo aver ascoltato Monti questa sera assieme alla responsabilità è aumentato l’entusiasmo. Sono sempre più fermamene convinto di aver fatto la scelta giusta per dare un contributo alla politica in questa fase delicata e complessa della vita economica e sociale delle nostre comunità”.

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