Opere pubbliche, Melito interroga Franciosa

comune di arianoOpere pubbliche sul Tricolle. La nuova sottolineatura sulla situazione di stallo in cui versa la città, con una serie di incompiute e abbandonate, arriva da Cittadinanza attiva. E’ Luigi Melito, medico arianese e presidente dell’associazione cittadina, a farsi portavoce del disappunto generalizzato di questi ultimi tempi: “Ci rivolgiamo al nuovo assessore ai lavori pubblici del comune di Ariano, Giuliana Franciosa. Chiediamo la convocazione urgente di un consiglio comunale aperto ai cittadini, alle associazioni del territorio, alle forze sindacali, nel corso del quale l’amministrazione risponda su diverse problematiche, illustrando le soluzioni che intende adottare nel breve periodo. Vogliamo capire quali sono le motivazioni che impediscono di prendere provvedimenti sulle tante situazioni che devastano il nostro territorio, dai lavori pubblici fermi, ai parcometri, all’abbandono di politiche per il centro storico, senza dimenticare i temi ambientali. Riteniamo, quindi, che la sede naturale per discutere di questi argomenti sia il consiglio comunale”. Cittadinanza attiva ha proprio in questi giorni diffuso una nota in cui esprime preoccupazione per la situazione delle incompiute arianesi. Nel documento vengono ripercorse le tappe che hanno portato l’associazione a questa nuova denuncia pubblica. Si legge nella nota: “Circa due anni fa, in una circostanziata relazione inviata agli amministratori dell’epoca, evidenziammo le troppe opere pubbliche ferme al palo ormai da tempo. A distanza di anni non è mutato nulla, se non una  sequela incredibile di assessori ai lavori pubblici che si sono susseguiti con alterne fortune, e che poi hanno dovuto abbandonare l’impresa  a causa di diverse motivazioni. Fatto sta che  si continuano a contare nel solo centro cittadino le seguenti opere pubbliche incompiute: muraglioni in località Tranesi, palazzo Bevere-Gambacorta, ostello della gioventù in località Sant’Antonio, parcheggio del Calvario aperto al pubblico anche se mai collaudato definitivamente e sottoutilizzato per evidenti carenze gestionali, parcheggio in località Valle, complesso Giorgione. E ancora: silos per autovetture in località Anzani; la ditta appaltatrice ha da tempo immemorabile abbandonato i lavori, senza peraltro nemmeno provvedere al rispristino della carreggiata  danneggiata dai lavori fin qui effettuati; mancato collaudo dell’arteria Russo-Anzani.  Se invece ci allontaniamo più in periferia cantieri chiusi si trovano ai Martiri, con lo stadio Cannelle che aspetta da tempo di essere completato, in località Camporeale, dove si trova il macello comunale, simbolo di incuria, in contrada Scarnecchia, dove c’è il deposito di autobus,  che appare completato ma stranamente non entra in funzione. Quali le cause di una situazione così complessa e deprimente? Forse carenza di programmazione, complessità delle procedure amministrative, apertura di contenziosi tra ditte e amministratori, carenze di controlli tecnici e amministrativi. Insomma, vogliamo capire come sia possibile che nel nostro paese ci sia un numero così alto di incompiute”.(Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano – edizione Irpinia)