Cima – Gallicchio: “Chiusura è un duro colpo”

cima“Un’eccellenza, che in pochi anni ha saputo imporsi oltre i confini dell’Alta Irpinia, è di certo il centro Cima di Sant’Angelo dei Lombardi. Ancora di più, l’eccellenza è rappresentata dal personale che dal 2007 ha operato in diversi settori come l’innovazione e il monitoraggio ambientale”.
Pasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico e consigliere comunale di Bisaccia, torna su una questione che nel momento della chiusura ha rappresentato per l’Irpinia un duro colpo.
“Pessima – afferma Gallicchio – è stata la decisione della Giunta regionale di non assegnare più finanziamenti alla struttura dal 2009. Una scelta con pesanti conseguenze perché si è stroncata una attività di prevenzione e studio molto importante, specie nel monitoraggio, controllo del territorio e attività in emergenza. Ancora una volta bisogna ricordare a qualcuno, appartenente alla maggioranza di centrodestra che ha sostenuto la chiusura del Cima assumendosi una pesante responsabilità, l’alto rischio sismico e l’enorme dissesto idrogeologico del nostro territorio che nel Cima potevano avere utili risposte”.
Il dirigente del Pd esalta, però, lo sforzo sostenuto dai giovani professionisti che ci lavoravano.
“Non si sono arresi – sottolinea Gallicchio – e hanno perseverato per una soluzione praticabile capace di aprire nuove prospettive in tema di rilancio. Così, è da apprezzare molto il fatto che stiano cercando di portare in porto un risultato interessante che per avere successo deve far registrare l’adesione del maggior numero di comuni, soprattutto della nostra Alta Irpinia. Qualcosa, però, si muove. Infatti, a seguito di alcuni incontri promossi dall’Amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi è emersa la concreta possibilità di un accordo di partenariato con i comuni del Cratere. Il tutto servirà a costruire un progetto di ricerca per favorire la costruzione di un sistema per l’analisi, il controllo, il monitoraggio e la mitigazione dei rischi ambientali. Insomma, mettere nelle condizioni i giovani professionisti di poter attingere finanziamenti ad ogni livello. Questa è l’Irpinia che vuole crescere, scommettere sul futuro, mettendo in campo la volontà di non abbandonare questa terra e le professionalità che rappresentano il patrimonio umano e culturale capace di produrre ricadute positive, pur sapendo bene a proprie spese, che il Governo regionale con un colpo di penna ha cancellato il Cima senza lasciarne traccia”.
Per quanto concerne l’adesione del comune di Bisaccia, Gallicchio dichiara.
“Ho chiesto all’Amministrazione comunale di accogliere questa proposta e i segnali non si sono fatti attendere. Il sindaco, Salvatore Frullone e tutta la giunta hanno approvato lo schema proposto. Un concreto contributo che da Bisaccia non poteva mancare”.