Regione, inchiesta Gdf; Polverino: “Illustreró al pm l’attività di comunicazione”

polverino angelo 2I finanzieri del nucleo di polizia tributaria cominceranno nei prossimi giorni l’esame del materiale sequestrato ieri negli uffici e nelle abitazioni di Angelo Polverino (Pdl) e Nicola Caputo (Pd), i due consiglieri regionali indagati per truffa e peculato nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi erogati dal consiglio regionale tramite il fondo per la comunicazione.
Gli investigatori cercheranno, in particolare, elementi di riscontro all’ipotesi che Polverino e Caputo si siano serviti di fatture false per ottenere indebitamente somme di denaro. Dai documenti già sequestrati in precedenza era emerso infatti che i due consiglieri regionali avevano presentato fatture di ditte dedite ad attività incompatibili con la comunicazione, come la vendita al dettaglio di bibite e la pulizia.
Nicola Caputo, che si era classificato primo alle recenti primarie del Pd in provincia di Caserta ed è candidato al quarto posto nella lista al collegio Campania 2, ha già chiesto di essere interrogato dal titolare dell’inchiesta, il pm Giancarlo Novelli. Oltre che all’esame del materiale sequestrato, nei prossimi giorni i finanzieri si dedicheranno alle verifiche bancarie sui conti correnti dei consiglieri regionali per individuare eventuali depositi sospetti. Nell’ambito dell’inchiesta è agli arresti domiciliari da tre settimane l’altro consigliere regionale del Pdl Massimo Ianniciello.

“Illustreró al pm l’attività di comunicazione oggetto delle indagini della Guardia di Finanza di Napoli e della Procura. Da sempre, e in particolare negli anni che sono ora all’attenzione per quanto riguarda la rendicontazione delle spese dei consiglieri regionali, ho girato in lungo e in largo la provincia, stampando e pagando manifesti, giornalini, tabelloni come tutti sanno e tutti hanno avuto modo di vedere e leggere’. E’ quanto scrive in una nota il consigliere regionale campano del Pdl Angelo Polverino, indagato dalla procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sull’uso dei fondi per i rimborsi da parte dei gruppi consiliari. ’Credendo nella buona politica e nel contatto diretto con gli elettori, ho investito sulla comunicazione per farmi conoscere e spiegare le mie idee. Colgo l’occasione per ribadire la mia piena disponibilità, in ogni momento e in ogni modo, a collaborare alle indagini della magistratura”, conclude Polverino.