Politiche, è battaglia per il Senato tra centrodestra e centrosinistra

20121009123323_sibilia3_320Il Popolo della Libertà riparte da Silvio Berlusconi ma non solo. La rinsaldata intesa al nord con Lega di Roberto Maroni, al sud con il Grande Sud, di Gianfranco Miccichè e Raffaele Lombardo, oltre alle liste di Vittorio Sgarbi, Intesa Popolare, Gianpiero Samorì, Moderati in Rivoluzione, e Francesco Storace, La Destra, potrebbe di fatto riaprire la partita elettorale quando i giochi sembravano fatti con la vittoria della sinistra di Pierluigi Bersani e la collaborazione con la “stampella centrista” offerta dal premier uscente, Mario Monti.
La discesa in campo del Cavaliere crea sempre nuove emozioni al popolo del centrodestra che riannoda le file e prova se non a battere, ma per lo meno a pareggiare con la sinistra. Nelle intenzioni del centrodestra riproporre lo scenario del 2006, quando l’Unione di Romano Prodi vinse alla Camera ma pareggiò al Senato. Bissare quel risultato condurrebbe il Paese verso all’ingovernabilità. Il presidente della Repubblica che conferisce il mandato per formare un nuovo governo, a quel punto non potrebbe che chiamare al tavolo delle trattative l’ex premier Berlusconi, il quale tenterà di ritornare in gioco. Il senato è, dunque, strategico per realizzare il progetto berlusconiano.
In Campania alcuni sondaggi accreditati parlano di una differenza tra centrodestra e centrosinistra di un punto e mezzo, grazie alla presenza massiccia del movimento arancione, Rivoluzione civile, patrocinato dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Questo equivale alla concreta possibilità di strappare il premio di maggioranza al centrosinistra, che al senato si attribuisce su base regionale.
Se il centrodestra dovesse vincere al senato in Campania, a pagare le conseguenze sarebbe direttamente il senatore uscente, Enzo De Luca. L’ex assessore regionale, anche avendo vinto le parlamentarie in Irpinia, è stato inserito all’ottavo posto nella lista del Partito democratico al senato, che potrebbe non bastare per essere riconfermato atteso che i posti disponibili in caso di sconfitta ammontano a dodici. Ma ad attingere tra le dodici posizioni, sono anche gli sconfitti del centro di Monti e di Ingroia. La vittoria del centrodestra riaprirebbe, senza dubbio, nuovamente le porte di Palazzo Madama all’ex presidente della provincia di Avellino, Cosimo Sibilia.