MNB BASKET: Avellino sprofonda, Biella espugna il PaladelMauro

basket-scandone-571x310Doveva essere per Avellino la partita della svolta, ed invece lo è stata per Biella che agguanta il primo successo esterno. Il cuore non è bastato ad una rabberciata Scandone ancora priva di Warren e Hardy che incamera il terzo insuccesso consecutivo, nonostante il cambio alla guida tecnica e a dispetto dell’euforia alle stelle per l’allontanamento di coach Valli mai entrato in sintonia con l’ambiente e per il nuovo coach Gianluca Tucci, un avellinese doc, amatissimo dai supporters biancoverdi da quando, quindici anni fa, riuscì nell’impresa di portare gli irpini in A2. I ragazzi di Cancellieri scendono in campo con il chiaro obiettivo di centrare il primo successo esterno potendo contare sull’apporto di Trevis Johnson, nuovo punto di riferimento. Partenza di gran carriera per gli irpini. Il 6-0 delle battute iniziali la dice lunga sulla volontà di Spinelli e company di cambiare registro. Biella accusa, sbanda ma sapientemente con l’accorta regia di Johnson e Mavunga pian piano recupera riequilibrando il periodo. Ne vien fuori una gara veloce, intensa, forse non particolarmente puntuale nelle esecuzioni ma sicuramente gradita al folto pubblico irpino. Archiviato il primo periodo con i biancoverdi sopra di 4 si va avanti nel secondo con un bel po’ di errori mitigati da una prodezza atletica di Ebi che recupera prodigiosamente sotto canestro e da una tripla siderale di Chrisikopoulos che apre la strada al primo vantaggio biellese (22-25). Tucci cerca di rimettere ordine reinserendo Dragovic ed Ebi e Richardson e Shakur ne traggono subito beneficio, anche se Cancellieri pesca nel cilindro un ritrovato Robinson che in trenta secondi mette tutti a tacere regalando ai suoi un vantaggio di 6 al riposo lungo. Tucci deve aver approfittato dell’intervallo per strigliare bene i suoi che ritornano in campo fortemente determinati a riprendersi la partita. Linton Johnson, quello di Avellino, ritorna un leone sotto canestro, Spinelli un invasato, Dragovic pesca a piene mani nel tiro lungo, ma si lascia poi tradire dal nervosismo facendosi fischiare un tecnico, benzina pura per i lanieri che ritornano sopra di 7 a 2,24. L’impronta di Brackins sull’ultimo quarto. Dodici personali di fila con due bombe stratosferiche che sigillano ermeticamente il finale, spegnendo definitivamente le residue speranze dei padroni di casa.