Sicurezza sui cantieri, tre persone nei guai

Tre persone denunciate e multe per oltre tremila euro. Questo l’esito di una serie di controlli operati nella giornata di ieri dai carabinieri della compagnia di Mirabella Eclano, guidati dal capitano Leonardo Madaro, su disposizione del comando provinciale di Avellino, in collaborazione con il personale della Direzione territoriale del lavoro. Nel corso del servizio finalizzato al contrasto delle violazioni di legge sulla prevenzione degli infortuni e all’impiego di manodopera irregolare, gli uomini dell’Arma hanno eseguito numerose ispezioni in alcuni cantieri edili nel territorio di giurisdizione. Sono state accertate a carico di tre ditte, di cui una casertana e due locali, una serie di violazioni sulla sicurezza sui luoghi di lavoro con conseguente deferimento alla competente Autorità giudiziaria dei legali rappresentanti. Inoltre sono state elevate tre sanzioni amministrative per un importo complessivo di tremila euro.
Meno di un mese fa l’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering ha pubblicato una ricerca sulla sicurezza dei cantieri che ha evidenziato la drammaticità del fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’. Nel solo mese di agosto sono morte 51 persone, contro le 48 del 2011 e le 45 del 2010. Analizzando poi lo screening dell’Osservatorio sul fronte dell’incidenza di vittime rispetto alla popolazione lavorativa, si è evinto che è l’Abruzzo a guidare la classifica con un indice di 40,5 contro una media nazionale pari a 15,7. Secondo il Trentino Alto Adige (29,8), terzo il Molise (27,7) e quarta la Basilicata (27). Tra le province italiane è Modena a far rilevare il maggior numero di vittime sul lavoro con 17 decessi da gennaio ad agosto. Seconda è Brescia (14), terza Salerno con Torino (11). Il più alto rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa – e qui c’è il dato che ci deve far riflettere – viene invece registrato a Grosseto (93,5). Seguono: Pescara (59,5), Benevento (57,2), Modena (55,9), Avellino (55,2), Nuoro (52,9). La principale causa di morte registrata dall’Osservatorio continua ad essere quella provocata da una caduta dall’alto (24 per cento delle morti), seguita dal ribaltamento di un veicolo/mezzo in movimento (20,6 per cento).