De Lieto (LiSiPo): “Anche i cristiani nel mirino degli estremisti musulmani”
De Lieto (Lisipo) esprime le proprie incertezze dopo l'assassinio di numerosi immigrati cristiani
Roma – “La furia omicida di certi pseudo mussulmani, non conosce “zone franche”: l’odio è più forte di ogni cosa e quanto sarebbe avvenuto su un barcone di migranti, con l’uccisione di alcuni migranti cristiani, deve farci riflettere su chi abbiamo accolto e stiamo accogliendo in Italia. Potremmo amaramente pentirci della nostra generosità che, troppe volte, viene ripagata con l’ingratitudine ed in tanti casi, con la violenza, con la fuga e con vero e proprio ingiustificato risentimento”.
Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto. “L’Italia è oramai al collasso, sul fronte dell’assistenza. Troppi arrivi, troppi problemi, troppe esigenze e, diciamolo pure, troppe pretese. Forse – ha continuato de Lieto – bisognerebbe dire con chiarezza a chi arriva in Italia che se non è soddisfatto del nostro cibo, della nostra accoglienza, della nostra bontà, della nostra cultura, della nostra civiltà, può tornare da dove è venuto. Il nostro Paese – ha evidenziato de Lieto – non può sopportare ulteriormente questi quotidiani, più che massicci, arrivi di profughi o presunti tali, molte dei quali, difficilmente gestibili: i fatti dimostrano che il “buonismo” non paga. Bisogna voltare pagina, nella certezza che da sola, l’Italia non può affrontare un’emergenza epocale, come questa che è, a tutti gli effetti, un’emigrazione di massa. Forse – ha concluso de Lieto – è il caso di chiedersi: dov’è l’Europa, dove sono quei Paesi che questa situazione l’hanno causata?”