Domenica 22 marzo “La giornata mondiale dell’acqua”
Quest’anno è dedicata alla relazione tra acqua ed energia
Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo giornata mondiale dell’acqua è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, risultato della conferenza di Rio. Questa giornata è un momento per sensibilizzare l’attenzione del pubblico sulla critica questione dell’acqua nella nostra era, con occhio di riguardo all’accesso all’acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici.
Quest’anno LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA è dedicata alla relazione tra acqua ed energia, due elementi strettamente interconnessi e interdipendenti. In quasi tutti i processi di generazione dell’energia, infatti, sono necessari ingenti quantità di acqua: per esempio, per l’idroelettrico, per il raffreddamento delle centrali, per l’estrazione e la lavorazione dei combustibili. Dall’altra parte, la fornitura di acqua richiede l’impiego di grandi quantità di energia, per estrarre, trattare e trasportare la risorsa.
La domanda futura crescerà notevolmente. Secondo l’Onu entro il 2035 il consumo mondiale di energia aumenterà del 35% per cento, il che farà incrementare l’impiego di acqua dell’85%. Entro il 2050 oltre 2 miliardi di persone nel mondo non avranno la fornitura di acqua ed energia. La domanda di acqua supererà di ben il 44% l’offerta e ancora peggio andrà all’energia: per quella data, quando la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere quota 9 miliardi, solo una persona su due potrà usufruirne. Attualmente un miliardo di persone non hanno accesso all’acqua pulita. Questo quadro è aggravato dai cambiamenti climatici, che aggiungono incertezza per la straordinaria variabilità delle precipitazioni, per le inondazioni più frequenti, per i periodi di siccità più intensi. Anche i sistemi energetici stanno diventando vulnerabili all’impatto dei cambiamenti climatici.
In previsione di questo in Italia nonostante il referendum contro la privatizzazione dell’acqua si sta privatizzando contro la volontà dei cittadini e qui in Campania Caldoro attraverso l’ATO unico vuole affidare tutta l’acqua della Campania a Gori che farebbe pagare i suoi ingenti debiti a tutti i cittadini. Quando invece in una situazione critica si dovrebbe fare in modo di assicurare la fruizione dell’acqua potabile a tutti perché senza acqua non c’è vita e non si può negare il diritto alla vita solo perché si è poveri!