Mercogliano – Immigrati. Comunità Accogliente chiede aule per insegnare l’italiano
Il commento dell'associazione: "Riteniamo però importante che le istituzioni locali, Scuola e Comune, mettano a disposizione spazi, risorse umane ed economiche e quant’altro fosse necessario per concorrere alla riuscita di questa azione di solidarietà"
Mercogliano – L’associazione Comunità Accogliente chiama il sindaco di Mercogliano, Massimiliano Carullo, il dirigente scolastico dell’IC Mercogliano, il Prefetto di Avellino ed al Provveditore agli studi chiedendo l’utilizzo di aule per consentire le lezioni di lingua italiana ai profughi presenti in zona.
“E’ noto – spiega l’associazione in una nota - che nella città di Mercogliano sono presenti n.105 ragazzi, sistemati in vari parti del territorio comunale, Torelli, Via R. Marconi, via Don Gennaro in strutture private. I ragazzi sono profughi provenienti da diversi Paesi da cui fuggono a causa delle guerre ma anche delle precarie condizioni di sopravvivenza. Un gruppo di cittadini/e di Mercogliano, avvertendo la necessità di aiutare nelle forme possibili i ragazzi alla integrazione, hanno costituito una associazione denominata “Comunità Accogliente”, che dopo aver sottoscritto un protocollo d’intesa con la Prefettura di Avellino e la cooperativa che provvede ad alcuni bisogni primari, (vitto, alloggio, ecc.) dei ragazzi ospiti sul territorio, ha avviato una serie di iniziative in modo volontario e gratuito”.
“A seguito delle attività preliminari svolte, dalla conoscenza alla rilevazione dei bisogni, appare evidente la necessità prioritaria di garantire una minima abilità linguistica, determinante per favorire la comunicazione con la comunità ospitante. Durante gli incontri che si sono svolti finora, non ultimo quello nel salone parrocchiale dell’Annunziata e S. Guglielmo del 30 dicembre, si sono registrate le disponibilità di parecchi cittadini di Mercogliano e non, a svolgere attività di solidarietà verso i ragazzi rifugiati. Fra queste disponibilità – continua la nota- vi sono quelle di qualificati insegnanti che vogliono offrire, in forma assolutamente gratuita, l’insegnamento della nostra lingua indispensabile per questi nostri ospiti. Per svolgere questa attività educativa, ovviamente, c’è bisogno di utilizzare spazi idonei allo scopo. Al momento abbiamo avuto, da altre associazioni, soluzione di ripiego per poter avviare tali attività didattiche”.
“Riteniamo però importante che le istituzioni locali, Scuola e Comune, mettano a disposizione spazi, risorse umane ed economiche e quant’altro fosse necessario per concorrere alla riuscita di questa azione di solidarietà. Per quanto sopra esposto – conclude l’associazione- si richiede l’utilizzo di almeno n. 5 aule in orario pomeridiano per lezioni di lingua italiana, per almeno 3 gg a settimana per n. 3 ore”.