Sequestro Valle – Il Riesame: “Torrente tombato da 50anni, nessuna rilevanza paesaggistica”
Avellino – Il sequestro dell’area di Rione Aversa sottoposta ai sigilli nel luglio 2013 resta ma crolla la motivazione relativa alle autorizzazioni paesaggistiche relative al S.Francesco. “Il torrente S.Francesco – si legge dagli estratti della sentenza – risulta “tombato” da oltre 50 anni, sicchè può dichiararsene l’irrilevanza ai fini paesaggistici, a prescindere dalla sua formale iscrizione e gli elenchi delle acque pubbliche”.
“Se è vero che l’area ed il fabbricato in questione sono ubicati all’interno della fascia dei 150 metri dalle sponde del San Francesco – si continua a leggere – tuttavia va rilevato che ai sensi dell’articolo 142 non sono soggetti alla disciplina paesaggistica di cui al testo unico le aree che alla data del 6 settembre 1985 erano delimitate da strumenti urbanistici come zone territoriali omogenee A e B, non erano delimitate un zone A e B limitatamente alle parti di esse ricomprese in piano pluriennali di attuazione, a condizione che le relative previsioni siano concretamente realizzate, nei comuni sprovvisti di tali strumenti, ricadevano nelle zone e nei centri edificati perimetrali ai sensi dell’articolo 18 865/7. Nell’area in questione vi erano zone urbanizzate previste nel cosiddetto piano di zona Q7. Quindi, se l’area era già urbanizzata prima del 6 settembre 1985 non vale e soprattutto e insussistente il vincolo paesaggistico e la relativa autorizzazione”.
A confermare il sequestro sarebbero i permessi a costruire nell’area che era destinata a verde pubblico e successivamente a sede del mercato. Ciò, potrebbe portare la Procura di Avellino ad impugnare la sentenza dei magistrati del Riesame.