
Si è tenuto, questa mattina (19 ottobre), presso la sala consiliare del Comune di Grottolella, il convegno dal titolo: ‘
L’Europa, il nostro orizzonte’ con la presenza dell’on.
Giuseppe Gargani. L’iniziativa molto partecipata ed apprezzata, è stata fortemente voluta dal consigliere comunale Marco Grossi ed organizzata in collaborazione con l’associazione culturale ‘Centro Studi la Collina’ e il Forum della Gioventù del grazioso comune. Patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Grottolella. Tra i presenti oltre agli amministratori locali, si è notata anche una folta rappresentanza di cittadini. Dopo i saluti del
sindaco Vincenza Bergamasco e quelli del
presidente del forum Davide Maglio,
il consigliere Marco Grossi ha introdotto i grandi temi e le questioni ancora aperte che riguardano la vita dell’Unione Europea. La parola è poi passata ad
Alfonso D’Acierno,componente del forum e attivista sindacale dell’Ugl giovani di Avellino che ha posto l’accento su punti di forza e punti di debolezza dell’UE. Si è parlato poi di Fondi europei, delle occasioni perdute e delle difficoltà di reperire i fondi da parte delle amministrazioni comunali con l
a consigliera del comune di Avellino Nadia Arace e con
l’ex presidente della Provincia di Avellino Luigi Anzalone. A moderare il dibattito è stato i
l giornalista Remo D’Acierno. Le conclusioni sono state affidate all’on. Giuseppe Gargani che ha ricordato il processo di formazione dell’Unione Europea, rimarcando l’importanza di essere cittadini europei attivi e consapevoli delle opportunità che l’Unione offre e dei fondi che essa destina ormai unica vera risorsa economica disponibile: «I Fondi Europei 2014 ‘ 2019 sono oggettivamente l’ultima opportunità che ha il nostro Mezzogiorno -
ha ricordato Gargani – di investire nei propri territori e nelle proprie risorse. Il piano quinquennale mette a disposizione dell’Italia circa 41 miliardi di euro e quindi c’è bisogno di progetti idonei e di una programmazione puntuale per intervenire in favore della Campania e del Mezzogiorno».