La città di Avellino si apre finalmente all’Università del Vino
Il riconoscimento degli odori del vino, il settore dell’enologia “svelato” anche ai più piccoli, le analisi sensoriali, il marketing, le degustazioni tecniche. L’Università Federico II di Napoli, Dipartimento di Agraria, approda a Casina del Principe, ad Avellino, grazie alla collaborazione che si è instaurata tra l’associazione “Segninversi” e il progetto Be Food, e l’associazione Asve. Ben sette incontri-seminari, tenuti da esperti del settore, si snoderanno da ottobre fino a dicembre nell’antica struttura del capoluogo irpino. Un progetto di lungo respiro, teso a valorizzare ancora di più una serie di eccellenze presenti ad Avellino e in provincia. La prima eccellenza è sicuramente la Facoltà di Enologia di Avellino. Ed a rimarcare proprio l’impegno dell’Ateneo e l’importanza della sua apertura alla città con il progetto “Be Food”, lunedì 20 settembre, alle ore 11, alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, sarà presente il professore Luigi Moio, uno dei massimi esperti del settore, presidente del Corso di Laurea in Viticultura ed Enologia. Infatti, è autore e co-autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche nei settori della chimica e tecnologia degli alimenti. Dal 1991 svolge ricerche sullo studio dell’aroma degli alimenti, basate sull’applicazione di metodologie accoppiate di analisi sensoriale e strumentale. Oltre a Moio, alla conferenza stampa parteciperanno anche Nunzio Cignarella, assessore alla Cultura del Comune di Avellino, Carmine Ciccarone, responsabile comunicazione dell’associazione Segninversi, Giovanni Piccirillo, presidente Asve Unina, Carlo Iacoviello, fiduciario condotta Slow Food Avellino. Modera il giornalista de “Il Mattino” Annibale Discepolo.