Grande successo per il Convegno promosso dall’EPT di Avellino
Straordinario esito per il convegno “I prodotti del territorio e la sana alimentazione” tenutosivenerdì 19 settembre, alle ore 18.00, presso l’azienda agricola Gaia di Piano di Montoro. Il simposio moderato da Annibale Discepolo giornalista de “Il Mattino”, ha visto l’illuminante e sapiente intervento del Prof. Cesare Gridelli, oncologo di fama internazionale, che ha rimarcato la fondamentale importanza di una dieta equilibrata ispirata alla cucina mediterranea, in particolare, il Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologiadell’Azienda ospedaliera “San Giovanni Moscati” ha affermato: “Prevenire il cancro ed altre malattie cardiovascolari significa innanzitutto ridurre i fattori di rischio, tra questi, quello di una non corretta alimentazione. Il cancro ha un’originemultifattoriale le cui cause derivano dacomponentitanto genetiche quanto ambientali, tra quest’ultime, l’alimentazione svolge un ruolo essenziale, è oramai una certezza la diretta correlazione tra alcune forme tumorali e l’eccessivo consumo di alimenti ricchi di grassi saturi, vivande ipercaloriche e bevande alcoliche, cui bisogna aggiungere le cattive abitudini collegate aimproprie modalità di cottura e conservazione degli alimenti. Per contro alcuni alimenti sono ricchi di sostanze antitumorali, che inseriti nel quadro di una dieta bilanciatapossono aumentare gli agentiprotettivi, ovviamente, a patto di condurre una vita sana riducendo i fattori di stress e svolgendo con regolarità un’adeguata attività motoria, non si può negare, infatti, che la vita sedentaria costituisca un elemento che incide negativamente sulle condizioni fisiche.” L’oncologo, autore di un libro dall’emblematico titolo “In cucina contro il cancro”, ha ribadito le sue convinzioni riportate proprio nella suddetta opera: “Scegliere un’alimentazione sana e benefica è qualcosa che riguarda tutti e non solo i soggetti a rischio tumore e i malati oncologici, è da anni che vado predicando la necessità da un lato di ridurre il consumo di grassi animali, in particolare le carni rosse, e dall’altro di aumentare l’assunzione di fibre, il cui consumo medio giornaliero èattualmente di 20 grammi laddove l’ideale sarebbe raggiungere i 30 grammi. I dati statistici confermano che un eccessivo consumo di carni rosse aumenta l’incidenza di tumori, e più in generale, il 30/35% dei tumori deriva da un’alimentazione scorretta. Pertanto, visto che ci troviamo in una terra a vocazione agricola ricca di prodotti ortofrutticoli, perché non avvantaggiarsi delle fibre contenute in frutta e verdura, che oltre a rappresentare la tradizione gastronomica di queste realtà, sono alla base di piatti squisiti che rappresentano il miglior biglietto di presentazione della dieta mediterranea e di una cucina cosiddetta “povera” ma, di fatto, ricca di sapori e agenti antitumorali da riscoprire e riproporre sulle nostre tavole.”
Apprezzatissimo anchel’intervento del Consigliere Regionale Sergio Nappi in qualità di medico di base: “Sono pienamente d’accordo con quanto espresso dal Prof. Gridelli, ciò mette in risalto vari aspetti tutti intrecciati fra loro. Innanzitutto, sotto il profilo sanitario, i medici di base costituiscono le sentinelle sul territorio che svolgono una prima e fondamentale azione di prevenzione, bisogna togliersi dalla testa di identificarli come semplici burocrati che si limitano a prescrivere ricette e farmaci, al contrario, in tali figure deve unirsi l’antica e nobile funzione del medico condotto – che rappresentava una sorta di secondo pater familias conoscendo nei dettagli i suoi pazienti non solo sotto il profilo scientifico, anamnesi clinica e quadro clinico attualizzato, ma anche umano – con l’accresciuta professionalità degli attuali medici di famiglia,diretta conseguenza del prodigioso balzo in avanti che la medicina ha compiuto negli ultimi decenni. Il buon lavoro svolto dal medico di base ha una ricaduta positiva a cascata sull’intero sistema sanitario, infatti, conoscere bene i propri pazienti significa comprendere prontamente la natura delle patologie da cui possano essere affetti, diminuendo prescrizioni di esami diagnostici e farmaci non necessari, la qual cosa si converte in un sollievo per l’utente e in un drastico abbattimento della spesa sanitaria pubblica.”
Il Consigliere Regionale Sergio Nappi ha poi continuato evidenziando come spetti proprio al medico di base svolgere attività di prevenzione: “I medici di famiglia non si stancano di aderire e partecipare attivamente a tutte le campagne di prevenzione promosse dal Ministero della Salute, dall’Assessorato Regionale alla Sanità e a quelle delle ASL competenti per territorio, ma c’è di più, ogni giorno nelle ore di studio dobbiamo svolgere attività di prevenzione richiamando i pazienti ad un corretto stile di vita, che parte proprio da una corretta alimentazione, dallo svolgere una regolare attività fisica in linea con il personale quadro clinico e abbandonando abitudini perniciose, quali ad esempio il fumo. Mi soffermo però proprio sull’alimentazione, in linea con quanto detto dal prof. Gridelli, dobbiamo preferire una dieta mediterranea eleggendo la bontà delle produzioni locali, in tal senso,la Valle dell’Irno è una terra ricca di ortofrutticole, in cui nel montorese spicca, tra le altre eccellenti produzioni, la cipolla ramata, sappiamo per certo dei suoi effetti benefici, infatti, ricca com’è di vitamine A, C ed E, è in grado di aumentare le difese immunitarie, proteggere le cellule dell’organismo dall’azione nociva dei radicali liberi e prevenire i rischi di malattie cardiovascolari e di molti tumori; per non parlare poi della quercetina in essa contenuta, che è un noto antinfiammatorio naturale.Insomma, il discorso è molto ampio e articolato, ma ciò che deve spingerci a consumare i prodotti locali è la loro conclamata bontà, la possibilità di consumare cibi freschi anziché ricchi di conservanti, alcuni dei quali nocivi nel lungo periodo, il contributo che offrono per una dieta equilibrata, e l’impatto positivo che hanno sull’ambiente e l’economia provinciale.”