Quindici, fede e musica: successo per Spagna nell’eremo di Vallefredda
Rievocato a Quindici, nell’eremo di Vallefredda, il miracolo del masso della Vergine. Una folla commossa e partecipe ha partecipato alla celebrazione in ricordo del prodigio verificatosi nel 1998.
Una manifestazione che da quattro anni a questa parte organizza l’imprenditore Cesare Rubinaccio. La vicenda risale appunto alla notte tra il 5 ed il 6 maggio del 1998 quando la montagna si sgretolò sul paese di Quindici. Nella furia della natura un grosso masso di rocca si incastrò tra due alberi in prossimità della chiesa e di alcune case. Questo blocco deviò il corso della frana salvando diverse vite umane. La circostanza fu considerata un evento prodigioso attribuito alla Vergine Maria.
Questa grossa pietra fu trasportata dal paese di Quindi fin sulla vetta di Vallefredda e in questa valle, nella tenuta Rubinaccio è stato realizzato un tempio con una cappella scavata nella roccia dedicata alla Beata Vergine Maria e diverse edicole votivo con percorsi in ciottoli, tra noccioleti, frutteti e tante varietà di fiori. Qui l’altro giorno si è tenuta la rievocazione del miracolo con una suggestiva celebrazione officiata dal parroco di Quindici Don Ciro Biondi e del parroco di Serino Padre Ottavio. La celebrazione è stata accompagnata dai canti sacri dei Fratelli Mazzocca e dalla Schola cantorum della parrocchia di santa Maria della Neve di Serino.
Al termine della celebrazione Mario da Vinci ha salutato il momento religioso con l’Ave Maria dando il via poi ad uno spettacolo canoro che è stato concluso da Ivana Spagna.
“E’ stato più che un semplice spettacolo - sostiene l’organizzatore Cesare Rubinaccio - perché dopo la celebrazione si sono esibiti due artisti che sia con le loro canzoni che con racconti dal vivo hanno testimoniato fede e i valori della famiglia. Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti e che hanno contribuito a questo momento di aggregazione”.
Particolarmente suggestiva l’esibizione di Ivana Spagna che ha letto alcuni passi biblici e soprattutto ha raccontato alcune vicende familiari che hanno commosso non poco i presenti.
“Sono stata molto felice di partecipare a questa manifestazione - ha detto l’artista lombarda – soprattutto perché il signor Rubinaccio mi ha invitato dopo aver sentito le mie esperienze raccontate in televisione. Sono stata in un posto fantastico tra gente viva nelle sua semplicità e vicina ai valori della fratellanza e del saper vivere insieme. Quando nell’aggregazione confluiscono valori morali, non è semplice divertimento, ma vera allegria del cuore e della coscienza. Spero di ritornare presto in questa valle incantata”.
Una serata da incorniciare, quella che ha registrato la presenza di un parterre istituzionale delle grandi occasioni. A partire dal consigliere regionale Domenico Ventriglia, l’ex sindaco di Avellino Giuseppe Galasso, l’ex assessore Modestino Varrengia, il dirigente regionale del Mir Michele Parisi, il direttore del “Picchio” di Caserta Pasquale Merola, Antonio Lombardo, dirigente nazionale del Ncd Carmen Avitabile, il sindaco di Quindici Liberato Santaniello, il vicesindaco di Moschiano Mario Mazzocca, la coordinatrice
cittadina del Pd Federica Santaniello, altre autorità locali e regionali. E quello con l’eremo di Vallefredda è solo un arrivederci. Anche perché già da oggi si lavora ad un programma più ricco e con sorprese importanti nel solco della tradizione e sempre nella fede per la Vergine Maria.