Bilancio regionale – Sel interroga il ministro Alfano

giancarlo-giordanoI parlamentari di Sel, Scotto, Quaranta, Costantino, Ferrara, Giordano hanno promosso un’interpellanza urgente indirizzata al Ministro dell’Interno, al Ministro per gli Affari regionali e al Presidente del Consiglio, sulla legge regionale di bilancio approvata pochi giorni fa dal Consiglio regionale della Campania.

Nel collegato alla finanziaria della Regione Campania, approvato in Consiglio regionale, – dicono i deputati – si modifica la legge elettorale regionale, prevedendo l’innalzamento dello sbarramento dal 5 al 10% per avere diritto all’elezione di un rappresentante nel Consiglio regionale, tema – come noto – di natura ordinamentale;
peraltro tale norma è stata approvata con un maxi emendamento di 243 articoli – su cui è stata posta la fiducia- che spaziano dai fondi UE alla sanità, ai trasporti, ai condoni edilizi, nonché alla privatizzazione dell’acqua; riguardo tale ultimo aspetto, la regione prevede entro 30 giorni, con decreti, l’affido alle società che già operano sul territorio non solo della gestione del servizio di distribuzione, ma anche della captazione e dell’adduzione alla fonte, del collettamento e della depurazione delle acque reflue: norme in aperto contrasto con i referendum passati sul tema;
l’inserimento di tali previsioni, oltretutto nell’ambito di una legge collegata alla legge finanziaria regionale che verte su materia del tutto diversa, appare iniziativa assolutamente inopportuna, oltre che illegittima;
l’innalzamento dello sbarramento al 10% appare – malgrado l’autonomia regionale in materia di legge elettorale regionale sancita dall’articolo 122 della Costituzione – in netto contrasto con gli articoli 3 e 49 della Costituzione che statuiscono che i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di … opinioni politiche, ed hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale (e regionale);
tale soglia, infatti, non assicura la rappresentanza delle minoranze ed impedirebbe anche a formazioni politiche molto rappresentative di accedere al Consiglio regionale, con ciò aumentando la distanza tra gli elettori e l’organo regionale e, più in generale, contribuendo ad incrementare la distanza tra i cittadini e le istituzioni;
l’articolo 122 della Costituzione stabilisce che il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale, nonché dei consiglieri regionali siano disciplinati con legge della Regione, ma nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica;
la disciplina statale è stata approvata con la legge 2 luglio 2004, n. 165 (articolo 4, comma 1, lettera a)), che ha imposto al legislatore regionale di individuare un sistema elettorale che in ogni caso agevoli la formazione di stabili maggioranze nel Consiglio regionale e assicuri la rappresentanza delle minoranze;
l’articolo 127 della Costituzione prevede che il Governo, quando ritenga che una legge regionale ecceda la competenza della Regione, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte Costituzionale.
Chiedono di sapere se il Governo non ritenga che, in relazione alle previsioni del collegato alla finanziaria della regione Campania illustrate in premessa, ricorrano tutti i presupposti per promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte Costituzionale, ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione.