Ambito A4, Nappi: “convenzione Scognamiglio irrispettosa dei comuni minori;si rimedi”
Napoli – Sergio Nappi, consigliere regionale di Forza Italia ha affermato: “La convenzione dell’Ambito sociale A4, approvata dal commissario Scognamiglio, attribuisce inspiegabilmente e irragionevolmente tutti i poteri al Comune capoluogo, sottraendo sovranità a tutti gli altri comuni che ne fanno parte; da questi si pretende unicamente che partecipino finanziariamente all’amministrazione dell’Ambito senza che possano contribuire alla definizione delle scelte e alla attività di gestione. Una condizione non sostenibile e sulla quale il Governo regionale dovrà intervenire in tempi rapidi per attribuire a tutti i comuni la giusta rilevanza nel contesto del piano sociale di zona e soprattutto per evitare ulteriori disagi alle fasce sociali più deboli della popolazione”.
“Quando la Regione adottò incomprensibilmente la delibera di Giunta n.320 del 2012 con la quale venivano modificati gli ambiti territoriali sociali e i distretti sanitari - prosegue Nappi – , fui l’unico ad evidenziare la irragionevolezza e la illegittimità di tale provvedimento. A parte i sindaci interessati, nessuno si premurò di associarsi alle mie denunce per ostacolare un provvedimento dal quale è conseguito il caos nel quale versa ora l’Ambito sociale A4. Noto con soddisfazione che quanti allora tacevano, ora si ergono a difensori della causa degli amministratori locali mortificati da una convenzione anch’essa irragionevole, ingiustificata e poco rispettosa del lavoro fin qui svolto dall’ex consorzio A4. Occorre, pertanto, rimediare alla situazione di stallo nella quale è precipitato il piano di zona che mortifica e, per certi versi annulla, l’ottimo lavoro svolto dai comuni ‘minori’ a dispetto del comune Capoluogo che si è distinto in passato per la sua assenza sul piano delle attività svolte negli ambiti sociali”.
“E’ evidente - rileva il consigliere regionale - che occorrerebbe rivisitare la delibera 320/12 e il decreto commissariale di recepimento causa, all?origine, di quanto sta avvenendo. E’ utile ricordare che con tale delibera di due anni fa fu creato ex novo un distretto sanitario denominato A02 comprendente comuni con popolazione inferiore a 50mila abitanti, in palese violazione delle norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale (l. 16/2008) che prevedono, invece, che ciascun ambito sociale debba coincidere con i distretti aventi una popolazione non inferiore a 50mila abitanti e non superiore a 120mila. E a nulla serve appigliarsi alle deroghe di cui alla legge regionale 32/94 in quanto, al di là della congruità spaziale, tale contenuto rimane sospeso per gli obblighi del piano di rientro e la gestione commissariale che di fatto ?congelano? la situazione preesistente”.
“Mi auguro che il Tribunale amministrativo, davanti al quale pendono i ricorsi dei comuni interessati, possa fare giustizia delle tante professionalità impiegate nell’ex consorzio in attesa di reimpiego. Auspico che la giustizia definisca rapidamente e positivamente una querelle che finora si è tradotta nella penalizzazione di quei cittadini bisognosi, finora beneficiari dei servizi dell’ex ambito A4 erogati - chiude Nappi - sempre con puntualità ed efficienza”.