“I coordinamenti territoriali — dice al Corriere del Mezzogiorno  l’ex ministro Gianfranco Rotondi, tra i sostenitori della grazia a Berlusconi e ideatore del governo ombra — servono a poco o a nulla. Occupare un posto in queste strutture non significa avere qualche chance in più per la candidatura. Sarà sempre Berlusconi a decidere: se il Cavaliere vorrà adottare il metodo doroteo, allora metterà in lista, per esempio, Fitto, Caldoro, Rotondi e Martusciello. Se invece opterà per l’opzione aziendale, allora inserirà Toti, Galliani e Barbara Berlusconi. credo che sia il momento dell’azienda e i politici, stavolta, se saranno coinvolti, lo faranno solo per metterci la benzina, poiché a consumarla ci penseranno tutti gli altri”.

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