Cisl FP – Domani tavolo regionale su rivisitazioni fondi alla sanità

cisl fp avellinoAvellino - Domani è stato convocato dal Sub Commissario Ettore Cinque il secondo tavolo con le Organizzazioni Sindacali per rivisitare i decreti regionali in materia di fondi contrattuali ed in particolare il n.23 che tanti danni ha prodotto sinora. Infatti le limitazioni ed i vincoli posti nel citato decreto hanno oltre che violato le norme contrattuali limitato fortemente la possibilità di meglio organizzare il lavoro nelle singole aziende ove in mancanza di nuovo personale si è reso necessario utilizzare quello in servizio attingendo in maniera sempre più significativa ai fondi contrattuali dello straordinario e della pronta disponibilità, sempre più esigui. Nel corso della riunione tenuta lo scorso martedì il sub commissario Cinque per la prima volta ha acconsentito dopo numerose richieste e proteste delle OO.SS. a voler costituire un tavolo bilaterale ove apportare le necessarie modifiche a disposizioni regionali che a lungo andare porteranno a non poter più sostenere i costi minimi per la erogazioni delle prestazioni ed a remunerare i dipendenti di parte del salario base, è il commento del segretario regionale CISL FP Doriana Buonavita.

Per quanto attiene il precariato e il blocco della mobilità regionale la struttura commissariale non ha lasciato alcun margine di discussione anche se continueremo la nostra protesta atteso che l’esiguo numero di personale in servizio ed il divieto ad esternalizzare i servizi anche con le economie e gli avanzi aziendali sta impedendo alle aziende di erogare prestazioni di qualità. La CISL FP ha da sempre dimostrato che i costi derivanti dalle prestazioni aggiuntive, dalla mobilità passiva e dalle esternalizzazioni oggi concesse potrebbero consentire l’assunzione di nuova forza lavoro investendo in professionalità che ormai da anni attendono l’ingresso nel mondo del lavoro. Per quanto attiene la mobilità consentita per il 15 % alle Aziende abbiamo da subito significato che la stessa dovesse avvenire non attingendo da graduatorie regionali ma bensì provinciali affinchè i tanti lavoratori irpini in servizio fuori regione possano avere una possibilità di avvicinamento alla propria famiglia e offrire la garanzia di permanenza in loco. Infine ci batteremo perché venga modificata la legge 32/94 perchè i risparmi maturati da ogni singola azienda possano essere seppur in quota parte riconvertiti ed utilizzati per offrire migliori servizi, conclude il segretario Buonavita.