Qui di seguito il testo del manifesto:

Un giorno, ad una manifestazione contro la chiusura della tratta Avellino-Rocchetta, un anziano, vedendomi fra i pochi giovani presenti, mi chiese: ”Prendi spesso il treno?”
La mia risposta fu: “No”
E lui: “Ma ti serve per lavoro o per studio?”
Io: “Né per l’uno né per l’altro”
Stupito disse: “E allora cosa sei venuto a fare?”

E’ su questa domanda che vogliamo riflettere.

La nostra meravigliosa Irpinia è da anni vittima di soprusi ed ingiustizie mostruose. La nostra poetica terra così ricca di bellezze, di tradizioni, conosciute e meno conosciute, ha subìto inerme decenni di scelte sbagliate compiute dai nostri politici.
Allora a quella domanda bisogna rispondere insieme, perché solo insieme riusciremo a cambiare le cose.

NON POSSIAMO PERMETTERCI PIU’ DI PENSARE OGNUNO AL PROPRIO ORTICELLO.

Siamo tutti dell’Isochimica, siamo tutti di Gesualdo col pericolo petrolio, siamo tutti dell’Irisbus, siamo tutti della Clinica Malzoni, siamo tutti della Funicolare di Montevergine, siamo tutti della funivia di Laceno, siamo tutti carcerati di Bellizzi, siamo tutti produttori di castagne, siamo tutti pazienti dell’ospedale Criscuoli e Di Guglielmo, siamo tutti del tribunale di Sant’Angelo, siamo tutti studenti nelle scuole pericolanti.

…E siamo tutti passeggeri del treno. Un treno che, purtroppo, non c’è più.