Il Governo Letta lancia l’idea degli immigrati nell’esercito, De Lieto (SCSD) risponde ‘Una proposta assurda’
La proposta del Ministro della Difesa del governo Letta, Mario Mauro, che vorrebbe favorire l’accesso alla cittadinanza italiana, per stranieri che fanno il servizio militare nelle nostre Forze Armate, trova la totale contrarietà del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD) , ha dichiarato il Segretario Generale, Antonio de Lieto. Per fare questo bisognerebbe cambiare la nostra Costituzione che prevede il servizio militare solo per i cittadini italiani. Qualcuno ha ritenuto questa idea, una “cazzata”, noi ci asteniamo dal definire questa iniziativa, ritenendo molto chiaro il nostro pensiero. Il Ministro Mauro dimentica che in Italia non vi è alcun problema di organico nelle nostre Forze Armate – ha sottolineato DE LIETO – Migliaia e migliaia di giovani presentano domanda di arruolamento e, per il limitato numero dei posti disponibili, non riescono a realizzare il loro desiderio e tantissimi di coloro che sono riusciti ad indossare la “divisa”, dopo uno o quattro anni di servizio, vengono congedati, non potendo essere stabilizzati, per carenza di fondi. Portare una divisa, servire l’Italia, non è e non può essere solo un percorso agevolato, per ottenere la cittadinanza italiana, ma vi deve essere l’amore per la nostra Bandiera, per il nostro Paese. Non si capisce proprio il perché nelle nostre Forze Armate dovrebbero entrare stranieri e non i nostri giovani. Il SCSD – ha continuato DE LIETO – ritiene doveroso ringraziare i nostri militari, di tutte le armi e specialità, che in tanti Paesi del mondo, hanno tenuto alta, la Bandiera dell’Italia, per garantire pace e sicurezza ed il pensiero va a quanti hanno sacrificato la loro vita o sono rimasti feriti, talvolta rimanendo permanentemente e gravemente invalidi, per fare il loro dovere e tener fede il loro giuramento di fedeltà alla Patria. Con preoccupazione guardiamo al presente ed al futuro del nostro Paese e certi politici dovrebbero ben riflettere sulle conseguenze di proposte estemporanee che possono provocare danni al nostro Paese, alla nostra gente.