Meritocrazia: “Quali programmi per il sud e la Campania?”

"Si riscontrano i soliti stereotipi e buoni propositi senza una reale idea"

d86af022-c930-4a60-acc9-c3a90334f0d9Analizzando i programmi elettorali resta evidente la scarsa propensione verso un piano strategico per il sud. Meritocrazia Italia Campania sostiene da tempo che quanto presentato in occasione del Pnrr per lo più sia datato ed insufficiente a produrre effetti sulla economia reale tali da far diminuire il divario con le aree più sviluppate del paese. Per mesi, infatti, ci siamo soffermati sia sulle teorie alla base di una pianificazione sia sulle linee guida che avrebbero dovuto guidare la fase progettuale, realizzativa e di verifica. Nello specifico abbiamo indicato numerosi correttivi, rendendoci disponibili a tavoli di confronto, manifestando le nostre perplessità su investimenti che dovrebbero produrre benefici reali alla collettività campana.

Spulciando i vari programmi, al di là di qualche slogan verso il meridione e qualche frase di “amore” verso i territori, si riscontrano i soliti stereotipi e buoni propositi senza una reale idea di cosa e come si voglia migliorare per realizzare un’ unità economica nazionale. Vi è, per lo più, carenza di visione con la naturale conseguenza di carenze progettuali. Il rischio , dunque, che con la “territorializzazione” del Pnrr si creino ulteriori cattedrali nel deserto è più che reale mentre l’evidenza che si perda un’ulteriore opportunità diviene quasi certezza. Ribadiamo che, per necessità economico-sociali, la centralità della questione meridionale è una necessità assoluta sancita oltre che dalle difficoltà tangibili, vissute nel quotidiano, anche dalle analisi ed i compiti che ci sono stati affidati dalla Unione Europea.

Meritocrazia Italia Campania ritiene che non si possa usare la stessa “cura” su tutto il territorio nazionale perché differenti le problematiche da risolvere. Al di là delle note differenze infrastrutturali, infatti, e della doppia e tripla velocità economica, resta palese ai più un’idea di funzione che vuole il nord della nostra nazione inserito nel cuore europeo, per ragioni geografiche e non solo, mentre, al momento, risulta non ben stabilita la funzione del centro e del sud Italia, considerate appendici inadeguate a cogliere le opportunità naturali che li vorrebbero ponte verso mercati attualmente emergenti.

Senza voler, dunque, entrare nello specifico rimandandovi ai nostri precedenti documenti di analisi e proposte tesi ad un rilancio dell’economia reale in zone che mostrano evidenti segnali di “desertificazione umana” , sollecitiamo il mondo della politica e quello della società civile a mettere in evidenza le progettualità verso il meridione e nello specifico verso la Campania. In concreto sarebbe auspicabile spiegare le linee macroeconomiche, dalle quali far scaturire interventi mirati, che si vorrebbero seguire al fine di colmare il gap con il resto d’Europa, ponendo al centro lavoro e benessere.

Meritocrazia Italia Campania, da due anni, sostiene che per il buon risultato di una pianificazione di rilancio, occorrerebbero due piani “uno di risanamento” ed uno di “rilancio” mentre pone al centro di ogni azione un “patto sociale e generazionale” al fine di invertire la lotta dei flussi migratori che portano ad un impoverimento umano in futuro difficilmente curabile. Puntare, dunque, sul rendere attrattive tali aree del paese sia per qualità dei servizi sia per investimenti nazionali e/o esteri in grado di promuovere sviluppo e lavoro. Siamo certi che il nostro accorato appello sarà raccolto dalle forze attualmente in campo e che le stesse vorranno fornire in dettaglio la loro visione su aree in cui, negli anni, investimenti sono stati fatti ma, visti i risultati, nelle direzioni sbagliate.

Source: www.irpinia24,it