Legge di stabilità – Buonavita (CislFp): “Vogliamo spiegazioni”

“Non basta affermare come fa il Ministro D’alia, che il blocco del 2014 era stato deciso in Consiglio dei Ministri ad agosto. – spiega – Prevedere il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2016-2017, ovvero un parziale recupero dell’inflazione, vuol dire di fatto allungare il blocco di altri 4 anni. Lo sappiamo noi come lo sa il Ministro. Piuttosto apra subito il tavolo sul rinnovo contrattuale come dice di voler fare e come abbiamo chiesto nella nostra piattaforma unitaria. E’ quello lo strumento per migliorare i servizi, individuare la spesa improduttiva, introdurre i costi standard e recuperare le risorse per le retribuzioni dei lavoratori”.
“I dipendenti pubblici sono sempre e comunque nel mirino: dal blocco dei contratti all’inasprimento del turn over, dalla eliminazione dell’indennità di vacanza contrattuale per il 2013 e 2014 al taglio degli straordinari ed ancora la rateizzazione della liquidazione. Prevale la logica dei tagli lineari, in contraddizione con quanto garantito dal Presidente del Consiglio Letta e dal Ministro dell’Economia Saccomanni. Non siamo disposti – continua - ad accettare questo nuovo colpo pesantissimo alla P.A. per cui oggi è stato indetto lo sciopero nazionale di 4 ore, con manifestazioni gestite a livello territoriale da qui a metà novembre. Il dente duole sulla vicenda fiscale, una questione che ha ridotto al lumicino il reddito delle famiglie e falcidiato i posti di lavoro. Avevamo davvero fiducia che questa volta ci sarebbe stata una diminuzione della tassazione su lavoratori, credevamo che il Governo avesse capito che questa era la priorità, anche perché questo tema è stato al centro di tutto il dibattito economico nazionale”.
“Le troppe tasse stanno rarefacendo la nostra realtà economica. Il governo ha fatto vincere quel potere che da tempo influenza le finanziarie del Paese, il partito della spesa pubblica il vero gruppo che blocca la possibilita’ di crescita. A pagare la vittoria del partito della spesa sono i lavoratori e in particolare quelli del pubblico impiego che vedono ridursi continuamente il potere d’acquisto. Veniamo da una perdita di 250 mila posti di lavoro nel pubblico impiego e da sette anni di astensione di rinnovi contrattuali: ormai e’ una sorta di cimitero, dove nulla si muove. L’obiettivo della CISL -conclude Buonavita – e’ quindi di ridurre le tasse recuperando risorse dai tagli agli sprechi, passando per la soppressione degli enti inutili, per l’introduzione di costi standard in tutta la pubblica amministrazione, nell’organizzazione di servizi comuni pubblici a carattere regionale“.