Psaut Bisaccia. Gallicchio: “Restiamo in attesa di strumentazione e divise per gli operatori”
Bisaccia – «Restiamo in attesa della consegna delle apparecchiature sanitarie promesse e delle divise per gli operatori del PSAUT e del 118. L’inverno è alle porte e di certo non possiamo tollerare che sui luoghi degli interventi medici, infermieri e autisti possano presentarsi con normali divise bianche, se non addirittura coperti da abiti civili. Spero di essere smentito ma ho forti dubbi che qualcuno possa farlo visto che dal 1° settembre, giorno dell’inaugurazione del PSAUT a Bisaccia, tutto doveva essere perfetto e così non è stato. Siamo
stanchi di cose fatte a metà. Del resto, Florio non scarichi le responsabilità su altri come sul responsabile dell’emergenza-urgenza territoriale Gabriele Ferrante. L’esercizio del potere e delle responsabilità del direttore generale resta nelle sue mani».
Pasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico torna a chiedere al direttore generale dell’Asl Sergio Florio e al responsabile dell’emergenza-urgenza Gabriele Ferrante risposte concrete e celeri.
«Il diritto alla salute – continua Gallicchio – ha bisogno di essere soddisfatto. Non basta aver aperto il servizio PSAUT a Bisaccia. C’è la
necessità di attuare quanto previsto, assegnando alla struttura compiti utili anche per diventare riferimento territoriale e non solo. Se le cose non dovessero cambiare nei prossimi giorni chiederò un incontro con gli operatori del PSAUT e 118 per raccogliere le istanze e sulla scorta delle stesse chiedere un confronto con Prefetto, associazioni e Tribunale dei Diritti del Malato».
Gallicchio affonda l’attacco e segnala un altro caso particolare: «Se fosse vera la notizia che Florio stia per chiudere la sala operatoria ancora efficiente, tra le ultime testimonianze dell’ex ospedale di Bisaccia, sarebbe una scelta penalizzante. Infatti, pare che stia per trasferire i medici del PSAUT da una saletta vicina alla sala operatoria per trasformarlo in un ambulatorio chirurgico, chiudendo appunto la sala operatoria. Ma la sala operatoria non potrebbe rappresentare un importante punto su cui costruire una nuova mission della SPS di Bisaccia? E’ evidente che la logica dei tagli, quindi del risparmio, condiziona tuttora l’operato del direttore generale.
Ancora una volta Bisaccia diventa il magazzino a cui attingere attrezzature che possono essere utilizzare in altre strutture ospedaliere».
Il rappresentante del Partito democratico continua e dichiara con forza: «Rispetto a quanto sta accadendo, a me non interessano gli eventuali accomodamenti, i tanti silenzi che si continuano a registrare. La mia lotta è stata sempre chiara, concreta e di certo non si fermerà. La SPS di Bisaccia dovrà avere quanto è stato promesso. La sanità in Irpinia ha la necessità di una rivisitazione del sistema che si sposi bene con la difesa del diritto alla salute, e di una compatta difesa dai tagli orizzontali. Qualcuno, rispetto alla battaglia che sto conducendo, sostiene che io sia una pulce rispetto ad un corpo enorme che appartiene ad sistema complesso. Ma voglio ricordare come una pulce possa essere fastidiosa».