Caos Scuola, Labruna: “Poche certezze e tante incognite sulla riapertura in Campania”
Così la candidata al consiglio regionale capolista di Terra in provincia di Avellino
Avellino - «Dopo il rinvio al 24 settembre, rispetto al resto d’Italia che parte oggi, adesso il governatore De Luca mette in discussione anche questa data per la riapertura delle scuole». Rita Labruna, candidata al consiglio regionale capolista di Terra in provincia di Avellino, interviene sulla questione scuola. «Poco si è fatto: il governo nazionale in questi mesi per garantire il ritorno in presenza poteva e doveva investire di più, prevedendo finanziamenti in organici aggiuntivi e in edilizia scolastica per rispettare quanto previsto dal Comitato tecnico scientifico (Cts). Ad oggi, non si ha nessuna certezza dell’organico».
«Nei fatti, se l’organico Covid non dovesse essere sufficiente soprattutto per il primo ciclo non è previsto un serio “Piano B” per implementare una didattica a distanza diversa da quella che abbiamo visto tra marzo e maggio, nonostante l’impegno dei docenti».
«Non c’è stata una cabina di regia territoriale, nonostante le pressioni sindacali tra la rete territoriale, sindaci, Asl, Air, provincia e sindacato, per avere una mappatura chiara degli istituti pronti e di quelli che vivono la doppia emergenza, legata ad edifici inagibili o impossibili da modificare per realizzare lo sdoppiamento per ragioni statiche. Ad oggi non sappiamo nulla delle risorse e dell’organizzazione dei presidi infermieristici presso le scuole superiori ove gli studenti sono assimilati ai lavoratori».