La Cgil irpina presenta “Che film la lotta!”

Il segretario generale Fiordellisi: "Il cinema come veicolo per creare consapevolezza e per fare formazione"

thumbnail_IMG_6158Avellino – “Che film la lotta!” è il titolo della rassegna cinematografica che la Cgil irpina ha organizzato nell’ambito della mobilitazione per il lavoro e l’inclusione sociale, contro la precarietà e le disuguaglianze. Il Cineforum, che si articola in quattro film cui seguirà un dibattito, si svolgerà nella multisala “Partenio” di Avellino a partire da mercoledì 22 novembre.

Oggi, presso il “Godot” di via Mazas, il segretario generale della Cgil irpina Franco Fiordellisi ha presentato l’iniziativa: “A distanza di un anno continuiamo con una serie di attività culturali. L’obiettivo è sempre stato quello di attrarre l’attenzione di un pubblico molto vasto: Avellino ha sempre avuto una tradizione rispetto all’arte cinematografica e soprattutto ci appassiona immaginare che il cinema possa essere un veicolo importante per dare consapevolezza e per fare formazione. Riteniamo che i film selezionati abbiano una loro potenza nella capacità di raccontare quello che è la società, laddove invece spesso noi sindacalisti parliamo dei problemi e cerchiamo di risolverli ma manchiamo di empatia”.

Ad Avellino, per quanto sto constatando in un anno di mandato, ci sono dei problemi assolutamente accentuati ragion per cui può essere un momento formativo anche quello di portare una serie di film e di ragionarci – continua Fiordellisi -: dare voce a ‘pezzi di vita’ che vedremo rappresentati nel grande schermo potrebbe essere una sorta di catarsi collettiva nel prendere atto che c’è una visione narrata anche dal cinema. La Cgil vuole dare una spinta vera alla cultura. Dedichiamo questa rassegna a Bruno Trentini, che è stato un grande sindacalista ma soprattutto un grande ‘operaio intellettuale’ che ci ha lasciati dieci anni fa”.

Successivamente è intervenuto Pierpaolo Speranza, Direttore della storica rivista cinematografica e della collana editoriale “Quaderni di Cinemasud”, che ha collaborato attivamente alla rassegna: “Il linguaggio cinematografico può arrivare dove l’attività sindacale spesso si ferma ovvero nelle storie individuali fatte di sentimenti, sogni e passioni ma purtroppo anche di difficoltà e finanche di disperazione dell’uomo e del lavoratore alle prese con un sistema economico sempre più sfuggente e al tempo stesso opprimente”. Con questo primo ciclo di film la Cgil inizia un percorso che ci auguriamo possa continuare anche negli anni avvenire, anche in altri contesti come la scuola e le fabbriche e ci auguriamo di poterlo esportare da Avellino anche in altre realtà della provincia, affinché il cinema possa rivivere nel segno del lavoro, della riflessione e anche del fare comunità” – conclude Speranza.

Source: www.irpinia24.it