Avellino – Gotor, Civati e Giordano uniti per la Sinistra Italiana
Questo pomeriggio presso la Sala Blu del Carcere Borbonico si è svolgo il congresso di Sinistra Italiana dal tema "A Sinistra, l'alternativa di governo al PD ai populisti della destra"
Avellino - Questo pomeriggio presso la Sala Blu del Carcere Borbonico si è svolgo il congresso di Sinistra Italiana dal tema “A Sinistra, l’alternativa di governo al PD ai populisti della destra”. Sono intervenuti Raffaele Aurisicchio, Segretario provinciale di Sinistra Italiana; il Senatore Miguel Gotor di Art. 1 Movimento Democratici Progressisti; l’Onorevole Pippio Civati Segretario Nazionale di POSSIBILE e l’Onorevole Giancarlo Giordano di Sinistra Italiana.
Aurisicchio ringrazia la sala per la notevole partecipazione e spiega subito che il panorama della Sinistra è il più ampio oggi in Italia, quindi c’è un forte bisogno di più confronti. “Sollecito tutti i partiti a costruire momenti di confronto perchè è un’importante fatto politico. Ci interessa una discussione politica che si focalizzi su cosa è necessario fare, quale iniziative assumere affinchè la Sinistra torni ad essere utile al Paese. Ci interessa il confronto per individuare soluzione e percorsi di lavoro politico utili sia sul pianto nazionale che sul piano urbano. Ci interessa farlo a sinistra perchè è una necessità mettere in campo una proposta politica alternativa al PD e al Centro Destra”. Il Segretario provinciale di SI continua: “Il confronto ormai è necessario. Ecco perchè organizziamo i congressi, ma il confronto deve partire dai gruppi dirigenti nazionali e al contempo riesca a coinvolgere anche i territori, bisogna quindi agire dall’alto e dal basso perchè ogni decisione deve essere sostenuta da tutti e non deve essere imposta”.
Prende la parola l’Onorevole Pippio Civati che afferma con chiarezza che le tre forze(SI, POSSIBILE e Articolo 1)possono lavorare insieme molto bene, ma se nell’unità della Sinistra si introduce Renzi, non è più Sinistra. “Io sono uscito dal PD con amarezza e senza polemiche e questo perchè a me piace la politica chiara e che abbia punti di riferimento certi. Bisogna dare più potere e più fiducia ai cittadini, ed è per questo che il confronto è importante così come la trasparenza. Nel PD mancano progetti chiari, e la sinistra si riorganizza cercando di essere autonomi dal PD, e senza continuare a parlarne”.
Il Senatore Miguel Gotor di Art. 1 Movimento Democratici Progressisti: “La gente vuole un’azione forte, siamo convinti che l’unione faccia la forza. Sarà importante far partire questo processo dal basso, con la partecipazione dei cittadini, dei militanti, degli elettori e che avvenga nel segno della discontinuità rispetto a questi anni di governo e alla stagione del “renzismo”. La legge elettorale è importante, – continua Gotor - dobbiamo essere sfidanti, competitivi nei riguardi del Pd e alternativi alla destra. Non dobbiamo perdere di vista questo obiettivo, Poi dobbiamo pensare a costruire soprattutto una sinistra di governo che sia parte del centrosinistra ma segnando la discontinuità su politiche come quelle della scuola dove è stata fatta una riforma contro gli insegnanti, che ha depresso un intero mondo, ma non ha fatto l’unica cosa che avrebbe dovuto fare, cioè sbloccare il contratto che da nove anni rimane immobile. Stesso discorso vale per il fisco che dovrebbe essere progressivo e per le politiche dei bonus fatte negli ultimi anni che non hanno fatto altro che aumentare le disuguaglianze, rendendo forte chi era già forte e debole chi già era debole”.
A chiudere il confronto l’Onorevole Giancarlo Giordano di Sinistra Italiana: “Unire la sinistra è possibile, difficile, ma le capacità ci sono. Bisogna però fare proposte concrete, l’iniziativa di stasera serve appunto a questo. A concretizzare idee. Noi ci rivolgiamo a quelli che hanno votato No all’ultimo referendum, per preservare la nostra Costituzione, vogliamo costruire un campo di sinistra che possa competere con gli altri poli e possa dire la sua sui problemi che ci stanno più a cuore. A livello locale guardiamo a progetti civici e lo faremo anche nel capoluogo e negli altri grandi centri chiamati al voto nel 2018. Con chi vedremo, il discrimine saranno le proposte concrete e non imbarcheremo un pò tutti come ha fatto Foti visto la fine che ha fatto la sua amministrazione“.