Beppe Grillo – “La mia è una rabbia perbene che ha aggregato milioni di persone”

grillo-su-palco-ad-avellino-pStiamo facendo un altro tour con il nostro camper. E loro [i politici] cosa fanno? Si riuniscono in un monastero a discutere. Non vengono più tra la gente, nelle piazze come questa di Avellino. Non possono più farlo loro. E dunque bisogna mandarli tutti a casa”. Cosi Beppe Grillo inizia dal capoluogo irpino il suo “Tutti a casa Tour” a sostegno dei candidati a 5 Stelle presenti in150 Comuni italiani che si concluderà il 24 maggio a Roma in Piazza del Popolo.

Tiziana Guidi, aspirante Sindaco della città di Avellino e i 25 candidati del Movimento 5 Stelle sono presenti sul palco assieme a lui e tutti prenderanno ininterrottamente la parola, alla fine, per presentarsi e per parlare dei loro progetti, come, per fare un esempio, la diffusione di internet gratuito, la costituzione di un forum per favorire la partecipazione alla vita politica dei cittadini, l’applicazione della politica dei rifiuti zero abolendo la logica dei cassonetti a favore del porta a porta, la mobilità sostenibile incentivando l’utilizzo dei mezzi sostenibili e la realizzazione di piste ciclabili, la mappatura del territorio comunale per il monitoraggio dell’amianto negli edifici pubblici con relativa bonifica o l’apertura del centro autistico di Valle.

Ma prima Beppe Grillo continua: “ Questa è la prima piazza che facciamo. E io sono in mezzo a voi. Sono pronto a essere contestato e a dare qualsiasi spiegazione. Io viaggio in mezzo alla gente e l’ascolto. Loro, invece, [i politici] escono da un ufficio blindato ed entrano in una macchina blindata e girano con la scorta. Paghiamo 850 milioni di € per mantenere 1.000 autisti. Cominciamo a tagliare da lì se vogliamo fare i sacrifici. Senza parlare dei rimborsi elettorali che i grandi saggi si sono riconfermati. I nostri Parlamentari, invece, sono persone perbene e trasparenti che guadagnano uno stipendio normale di circa 3.000 € netti mensili e rendicontano le spese. Quello che avanzano lo mettono su un conto e decidono di finanziare un progetto di microcredito. Vi è poi chi vuole fare carriera e decide di tenersi la diaria ma se lo fa è fuori dal movimento perché noi siamo l’esempio. Abbiamo dato indietro 42 milioni di € per i rimborsi elettorali”.

Infine fa il suo appello al voto: “Cominciamo da Avellino. Abbiamo davanti una grande occasione. Circa 700 Comuni vanno al voto e noi siamo presenti in 150 Comuni. Questo vuol dire che siamo il triplo dell’anno scorso e cresciamo in modo esponenziale dal basso senza alcuna bacchetta magica ma parlando dei problemi reali. Loro [i politici] cominciano a dire che la crisi finirà. Ma sappiamo bene che non è così. A ottobre non avremo più i soldi per pagare le pensioni, la cassaintegrazione e gli stipendi per i dipendenti pubblici. E noi saremo pronti a presentare le nostre proposte elaborate da una decina di persone con un curriculum inoppugnabile. Il redditometro lo faremo noi”.

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