Carcere Bellizzi, Sappe: “Troppi silenzi sul caso Mallardo”

carcerebellizziirpino“Ormai sono trascorsi circa tre mesi da quando, in nome di un piano di mobilità dirigenziale mai avvenuto come era immaginabile, il Direttore della Casa Circondariale di Avellino è stato esiliato all’I.C.A.T. di Lauro”. Lo scrive in una nota il sindacato Sappe.

“Mobilità – si legge ancora – che ha avuto inizio per volontà dei signori del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria con il trasferimento di ufficio della dottoressa Cristina Mallardo, piano che ha avuto anche termine con lo stesso provvedimento in quanto non risultano altri spostamenti di Dirigenti penitenziari in regione e in campo nazionale.- Una procedura di sicuro anomala e pretestuosa anche in considerazione che alla mobilità del citato dirigente non è seguito neanche l’incarico con nuova nomina né abbiamo appreso notizia di un interpello nazionale diramato, che doveva essere un atto dovuto per occupare il posto di direttore titolare lasciato scoperto nel carcere del capoluogo irpino che per il momento è assegnato, provvisoriamente, per sei mesi, al vice direttore.- Ciò fa pensare che tutti gli addetti ai lavori, compreso chi ha disposto il discutibile e scellerato provvedimento di trasferimento fossero in attesa dell’esito del conseguenziale inevitabile ricorso al TAR competente avanzato senza ombra di dubbio dalla parte soccombente.- Possiamo affermare, dalla valutazione di elementi palesi ed oggettivi, che ormai è cosa nota a tutti, che il “trasferimento del secolo” non è stato disposto nella piena autonomia dell’Amministrazione Penitenziaria ma in campagna elettorale sia stato sollecitato con forza, caldeggiato da pseudo-politici mischiatisi a sindacati e da pseudo-sindacalisti mischiatisi alla politica, prova di ciò sono le inquietanti anticipazioni e le successive conferme, dell’esistenza del provvedimento di trasferimento della Dottoressa MALLARDO, palesate proprio dai rappresentanti sindacali di ben identificate sigle, operanti nell’Istituto penitenziario in questione e di cui se necessario ci riserviamo di fare i nomi.- Tutto ciò sembrerebbe aver avuto il consenso e “ la benedizione ” dei vertici nazionali delle OO.SS. che avevano da tempo perseguito l’allontanamento della Dottoressa MALLARDO, direttore della C.C. di Avellino, come ciò fosse stata la unica missione della loro vita.- La scrivente Segreteria Nazionale, dopo aver seguito da lontano le vicende citate, per dovere di cronaca e per coscienza e lealtà, ha deciso di intervenire nel merito, in primis per infrangere quel “ loquace silenzio ” imposto non a caso, studiato a tavolino, per poter prendere il timone di una nave rimasta senza guida agli ordini di una “sala operativa” che ne invitava rotta e velocità per una nuova navigazione tra le nebbie”. “Una cosa – scrive ancora il Sappe- è certa ed evidente all’improvviso sono terminate le agguerrite campagne stampa locali, le note di protesta sulla conduzione dell’Istituto, i servizi fotografici messi in campo, le periodiche missive anonime recapitate spesso da un improvvisato postino nelle vesti di un “grande” sindacalista, guarda caso sembrerebbe anche querelato in più occasioni dal Direttore “scomodo” casualmente oggetto degli stessi anonimi divulgati.- Immaginiamo solo per un momento se il caso del detenuto con sospetta TBC degli ultimi giorni fosse capitato con la Dottoressa MALLARDO: quale terremoto mediatico o interrogazioni Parlamentari si fossero scatenate. Per assurdo o per incanto adesso tutto è tranquillo, non esistono più i problemi denunciati sino a tre mesi orsono: non esiste più malessere tra il Personale del Corpo; il Personale oggi gode di tutti i diritti spettanti che prima venivano negati; l’organizzazione del lavoro della Polizia Penitenziaria viene applicata; la sorveglianza generale funziona senza problemi; le Unità Operative procedono a gonfie vele con il decentramento dei servizi; le operazioni di servizio quotidiane risultano impeccabili e garantite; in poche parole sembra che all’improvviso “ l’inferno di Bellizzi Irpino ” si sia trasformato in poco tempo in un eden. Ebbene è giunto il momento di conoscere la verità. Ecco perché la scrivente O.S. ha deciso di svelare quello che fino ad oggi non è stato svelato. Il Sappe nella consapevolezza di quanto divulgato con il presente comunicato e di quanto sarà divulgato nei prossimi comunicati chiarisce come tra l’altro già fatto in altre occasioni che non intende produrre difese di ufficio verso i dirigenti dell’Amministrazione, come nel caso specifico riguarda il trasferimento di Autorità della Dottoressa C. MALLARDO, che anche se abbandonata da una Amministrazione madrigna non ha certo bisogno della difesa del Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria”.

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